Webinar #36 DiCultHer 11 giugno 2021: “Usi formativi della memoria”

Data di pubblicazione: 7/06/21

Data ultimo aggiornamento: 21/12/22

immagine con scritta: convenzione quadro del Condiglio d'Europa sul valore dell'eredità culturale per la società

Si terrà l’11 giugno 2021 dalle 15:00-18:30 il webinar, organizzato nell’ambito della collaborazione tra DiCulther e la Direzione generale e con la partecipazione di INDIRE, sul tema:

Usi formativi della memoria: tra linguaggi della Public History e progetti della Biblioteca nazionale centrale di Roma: …’sognare il sogno impossibile’… 

Prima parte: I progetti digitali della Biblioteca nazionale centrale di Roma.

L’intervento illustra la politica di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale digitale portata avanti dalla Biblioteca nazionale centrale di Roma.
Sarà presentata la Biblioteca digitale della BNCR, portale che consente la consultazione online delle risorse digitalizzate dell’Istituto con oltre 20 milioni di immagini appartenenti alle collezioni più importanti e preziose della Biblioteca, con particolare attenzione alla sua struttura, ai progetti e collaborazioni in corso con altri enti.
Inoltre, sarà presentato il Portale Spazi900 dedicato alla letteratura italiana del Novecento e al museo Spazi900, che permette di reperire informazioni, risorse digitali e conoscere strumenti di ricerca utili per gli studiosi, e al tempo stesso a un pubblico più vasto, in particolare di studenti, nell’ottica di un’educazione al patrimonio letterario italiano, al paesaggio e alla conoscenza dei luoghi attraverso la vita e le opere degli autori.

Relatori

Andrea De Pasquale, Dirigente della Biblioteca nazionale centrale di Roma e Dirigente Servizio I – Ufficio Studi – Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali

Fabio D’Orsogna, Biblioteca nazionale centrale di Roma

Eleonora Cardinale, Biblioteca nazionale centrale di Roma

Seconda parte: Open access e nuove opportunità per le ricerche su Piranesi.

Le riflessioni di Umberto Eco sulle modalità con cui internet interviene nel processo della conoscenza, modificando i comportamenti e le abitudini dei lettori al punto da incidere strutturalmente sulle loro capacità di lettura, memorizzazione, decodificazione del sapere mantengono ancora oggi una straordinaria attualità. Nell’era di Google e dei Big Data, il passaggio del libro al regno al digitale è destinato a cambiare profondamente il modo in cui leggiamo scriviamo e facciamo circolare i libri.
La raccolta di saggi dedicati a Giambattista Piranesi, in occasione del terzo centenario della nascita, è stata concepita come un racconto multimediale, una narrazione complessa attraverso richiami e  ‘chiavi’ offerti al lettore durante il percorso dei vari capitoli, delle immagini, dei luoghi, del sonoro. In quest’ottica partecipativa, la ricerca proposta consiste non solo nel documentare storie, dati bibliografici, archivistici e grafici, in massima parte fruibili in versione digitale, ma anche nel porgere le tematiche con lo sguardo rivolto alle ricadute positive che l’importante patrimonio conoscitivo su Piranesi assume oggi.

Relatori

José Maria Luzòn, Academia de Bellas Artes San Fernando – Madrid

Maria Giulia Rinaldi, Istituto Centrale della Grafica e Academia de bellas artes San Fernando

Maria Cristina Misiti, già Direttore Istituto Centrale per la grafica, curatrice della mostra: Giambattista Piranesi. Sognare il sogno impossibile

Giovanna Scaloni, Istituto Centrale della Grafica

Rita Bernini, Istituto Centrale della Grafica

Terza parte: Usi formativi della memoria: tra linguaggi della PH, Manifesto della Public History of Education e Letteratura del ‘900.

Numerosi fattori socio-culturali-tecnologici hanno condotto, negli ultimi quindici anni, a quello che potremmo definire un mutamento di mentalità, che ha influito molto anche sull’approccio alla memoria e al patrimonio storico culturale, considerati per così dire ‘secondari’ rispetto ad altri. Non è casuale, infatti, che questa ‘secondarietà’ sia stata reiterata in vari testi legislativi dal forte impatto, come le Indicazioni Nazionali, destinate a riformare profondamente lo studio della storia e della storia dell’arte nelle scuole primarie e nelle secondarie di primo e secondo grado, ridimensionandone, esempio, lo spazio orario.
Eppure, in questo medesimo lasso cronologico, il proliferare di fonti di informazioni vastissime e alla portata di tutti nel Web ha posto come centrale una tra le celeberrime “competenze” che si dovrebbero acquisire a Scuola: quella della “capacità critica” di saper cercare e selezionare le informazioni, capacità che è compito della storia insegnare. Così, proprio approcciando criticamente memoria e patrimonio culturale, che ad essa si lega, sarebbe necessario imparare non tanto conoscenze predefinite e standard, quanto, piuttosto, quell’ “imparare a imparare”, che poi non è altro che l’acquisire mentalità critica. Sotto questo profilo rinveniamo una forte connessione tra uso del patrimonio culturale, avvicinamento ad esso e civic education.

Relatori

Pamela Giorgi, Ricercatore IndireTra uso didattico del patrimonio culturale e linguaggi della Public History per il raggiungimento delle competenze di base

Gianfranco Bandini, Università degli Studi di FirenzePublic History e formazione dei formatori: una sfida controcorrente

Stefano Oliviero, Università degli Studi di FirenzeLa Public History of Education tra Scuola e Territorio

Come seguire il Convegno

Per seguire il Convegno online è necessario registrarsi per ricevere le informazioni su come collegarsi alla diretta streaming alla pagina:

https://www.diculther.it/blog/2021/05/26/il-giorno-11-giugno-2021-e-in-programma-il-webinar-36-usi-formativi-della-memoria-tra-linguaggi-della-public-history-e-progetti-della-biblioteca-nazionale-centrale-di-roma-sogn/