Siglato oggi, 18 febbraio 2016, presso la prestigiosa sede della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, dal Presidente della Scuola a Rete DiCultHer, Prof. Gianmaria Ajani, Rettore dell’Università degli Studi di Torino e dalla Dott.ssa Caterina Bon Valsassina, Direttore Generale Educazione e Ricerca del MiBACT, un importante protocollo d’intesa. Il protocollo DG-ER-DiCultHer è finalizzato alla messa in campo di metodologie formative e percorsi di acquisizione delle competenze nel settore del Digital Cultural Heritage.
Inoltre, esso nasce per garantire contesto e sviluppi attuativi al ‘diritto di ogni cittadino ad essere educato alla conoscenza e all’uso responsabile del patrimonio culturale’. Patrimonio che, oltre ad abilitare processi di costruzione identitaria, educazione alla cittadinanza e promozione del dialogo interculturale, è sempre più anche un volano di sviluppo. Una risorsa strategica nel concorrere, anche attraverso il digitale, a nuove modalità di condivisione del sapere.
Un impegno rilevante sia per la Direzione sia per la Scuola a Rete DiCultHer – ha precisato il Direttore Generale, Dott.ssa Bon Valsassina – chiamate a collaborare – in osservanza dei principi e dei contenuti dell’Art. 9 della Costituzione ed insieme ai vari soggetti istituzionali ed ai Servizi educativi dei luoghi della cultura del MiBACT – alla progettazione del sistema nazionale di formazione ed educazione al patrimonio culturale, grazie all’individuazione di interventi condivisi per lo sviluppo delle conoscenze di settore, per l’aggiornamento professionale e per avvicinare i diversi tipi di pubblico (scolastico, adulto, con esigenze speciali, etc.) al patrimonio culturale e scientifico nazionale ed europeo.
Un significativo riconoscimento per la Scuola – come ha ancora ribadito il Presidente, Prof. Ajani – pensata per sostenere la formazione di competenze nel Digital Cultural Heritage, l’integrazione tra aree disciplinari, la conservazione e la tutela del patrimonio culturale.
Si tratta di un momento di confronto cooperativo in grado di dar seguito – mediante l’implementazione di contesti atti a favorire ‘titolarità’ culturale ed engagement, in particolare tra i giovani – alla realizzazione di un sistema di digital knowledge design applicato all’educazione al patrimonio e dotato di ‘creatività’. Uno strumento di governance per affrontare, mediante l’uso consapevole del digitale e approcci innovativi, la salvaguardia, l’accesso partecipativo e la gestione dei luoghi della cultura.