Cultura e patrimonio ‘in gioco’. All’interno di musei, archivi, biblioteche, aree archeologiche, soprintendenze e palazzi storici delle regioni italiane, i Servizi educativi statali coinvolgono i più giovani attraverso laboratori, esperienze e narrazioni.
È questo “Officina patrimonio”, il nuovo programma che vuole avvicinare i giovani al patrimonio culturale italiano, realizzato da Rai Cultura e dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura, in onda da lunedì 18 settembre alle 22.40 in prima visione su Rai Storia (e in replica: martedì 19 settembre alle 11.30, mercoledì 20 settembre alle 08.15 e venerdì 22 settembre alle 16.45 su Rai Storia).
Un’officina dinamica che favorisce la partecipazione e l’inclusione, che porta allo sviluppo di nuove conoscenze e abilità, che aiuta a riconoscere il patrimonio culturale come patrimonio comune, come un’eredità che ci appartiene, da salvaguardare, da trasmettere alle nuove generazioni, al futuro.
Il programma
Quattro appuntamenti dedicati rispettivamente alla memoria, alla scoperta, all’avventura e all’incontro in cui vedremo i cittadini di domani impegnati a interpretare, a esplorare, a ricostruire le tracce del passato, a rendere attuale il valore delle tradizioni e a considerare il dialogo culturale come base fondamentale della convivenza civile e della crescita dei territori.
La prima puntata di “Officina patrimonio” – Memoria, farà tappa a Roma al Museo Nazionale Romano, Celano al Castello Piccolomini, Prato all’Archivio di Stato a Palazzo Datini e Torino a Palazzo Reale. La memoria è un valore identitario collegato a diversi contesti culturali e alla base di ogni sapere storico ed etico. Far rivivere memorie perdute, raccontare le vicende di chi è vissuto prima di noi e ha modellato l’impronta materiale e immateriale della storia e del patrimonio stesso, ci aiuta a comprendere il passato e a reinterpretare il presente.
In questa puntata il concetto di memoria attraversa il tempo. Dalla memoria degli antichi che emerge dalle epigrafi latine, alla memoria di un paesaggio che non c’è più come quello del lago del Fucino. Si passa poi ai documenti d’archivio per mostrare come era la scrittura dei mercanti medievali. E infine si parla di memoria dei diritti, individuali e collettivi, politici e civili, faticosamente conquistati e rievocati in un cammino che parte dall’assolutismo monarchico, passa dallo Statuto albertino e arriva alla Costituzione italiana.
Video promo prima puntata
Galleria immagini prima puntata
Celano (AQ) – Castello Piccolomini – Collezione Torlonia e Museo d’arte sacra della Marsica
Celano (AQ) – Castello Piccolomini – Collezione Torlonia e Museo d’arte sacra della Marsica