Dottorati

Data ultimo aggiornamento: 8/04/24

La Direzione generale Educazione ricerca e istituti culturali coordina a livello centrale tutte le iniziative formative, tra cui i dottorati di ricerca svolti in collaborazione con gli uffici centrali e periferici del Ministero della cultura.

I percorsi di dottorato di ricerca, infatti, possono prevedere il coinvolgimento di soggetti esterni all’università, tra cui pubbliche amministrazioni e istituzioni culturali, come stabilito dal nuovo regolamento sulle modalità di accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato e criteri per l’istituzione dei corsi di dottorato.

Dottorati di ricerca in forma associata

Le Università possono istituire corsi di dottorato anche in forma associata, stipulando convenzioni o costituendo consorzi, con altri atenei e con enti di ricerca pubblici o privati, anche esteri, con le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, con imprese che svolgono una qualificata attività di ricerca e sviluppo, con pubbliche amministrazioni, istituzioni culturali e infrastrutture di ricerca di rilievo europeo o internazionale.

La Direzione generale è in convenzione con l’Università degli Studi della Tuscia nell’ambito del Dottorato di Ricerca in Scienze storiche e dei beni culturali che prevede posti riservati ai dipendenti del Ministero della cultura per la frequenza del corso dottorale.

Dottorati nazionali

Tra i dottorati in forma associata, la riforma ha previsto – tra gli altri – i dottorati di interesse nazionale che contribuiscono al progresso della ricerca, anche attraverso il raggiungimento di obiettivi specifici delle aree prioritarie di intervento del PNRR, compresi quelli connessi alla valorizzazione dei corsi di dottorato innovativo per il patrimonio culturale.

I dottorati di interesse nazionale, con almeno trenta borse dedicate, si basano sulla stipula di convenzioni o sulla costituzione di consorzi fra più Università e/o istituzioni di ricerca di alta qualificazione e di riconosciuto livello internazionale che:

  •  prevedono il coordinamento e la progettazione congiunta delle attività di ricerca per realizzare percorsi formativi di elevata qualificazione
  • prevedono l’effettiva condivisione delle attività formative e di ricerca, le modalità di scambio e di mobilità dei docenti e dei dottorandi, eventuali forme di co-tutela

La Direzione generale ha aderito al Dottorato Nazionale in Heritage Science (PhD-HS), che coinvolge le principali Università italiane coordinate da Sapienza Università di Roma. Il percorso accademico, articolato in 11 curricula interdisciplinari, ha l’obiettivo di formare una nuova generazione di ricercatori e professionisti operanti nel settore del patrimonio culturale, in grado di collaborare e competere nei contesti delle più prestigiose iniziative europee e internazionali.

Tramite il coordinamento della Direzione generale, il Ministero della cultura:

  • ospita dottorandi in periodi di studio e ricerca per un minimo di sei a un massimo di dodici mesi
  • partecipa, con tre rappresentanti degli Istituti centrali afferenti alla Direzione generale, al collegio dei docenti
  • ha cofinanziato, attraverso la Digital Library, una borsa di studio per il ciclo XXXVIII
  • ha finanziato, attraverso l’Istituto centrale per il restauro, tre borse di studio per il ciclo XXXIX per ricerche sui materiali avanzati ed innovativi per la conservazione e il restauro dei beni culturali.

Dottorati per il patrimonio culturale PNRR

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con la Componente M4C1, Linea di investimento 4.1 Estensione del numero di dottorati di ricerca e dottorati innovativi per la pubblica amministrazione e il patrimonio culturale mira ad aumentare la riserva di capitale umano impegnato in attività orientate alla ricerca, nelle Amministrazioni pubbliche e nel patrimonio culturale attraverso l’assegnazione di 3600 nuove borse di dottorato di ricerca, finanziate dalla Commissione europea con il Next Generation EU, nei tre anni accademici a partire dall’A.A. 2022/2023.

Al dottorato per il patrimonio culturale sono destinate 600 borse per attività di ricerca orientate all’efficientamento nella tutela, nella gestione e nella valorizzazione del patrimonio, per un importo complessivo di 36.000.000,00 euro.  Il Ministero della cultura e il Ministero dell’Università e della Ricerca hanno stipulato un protocollo d’intesa per delineare gli ambiti tematici che consentano di rafforzare le competenze in grado di valorizzare il patrimonio culturale del Paese.

Il dottorato per le pubbliche amministrazioni (3000 borse), realizzato in un’ottica multidisciplinare, è orientato – invece – all’attività di ricerca applicata nella PA ed è finalizzato all’elaborazione di azioni innovative e strategiche nell’ambito delle politiche, del management, della valorizzazione delle risorse umane, del benessere organizzativo, del potenziamento della  capacità amministrativa, della transizione digitale.

Periodi di studio e ricerca presso le sedi del Ministero nell’ambito di corsi di dottorato

I corsi di dottorato per il patrimonio culturale prevedono periodi di studio e ricerca in imprese, centri di ricerca o pubbliche amministrazioni, inclusi musei, istituti e istituzioni di formazione del Ministero della cultura, archivi, biblioteche, da sei mesi a dodici mesi, anche non continuativi, nell’arco del triennio  (decreti MUR n. 351/2022 e n. 118/2023).

Tutte le sedi del Ministero della cultura, di conseguenza, possono accogliere dottorandi in periodi di studio e ricerca, come enti ospitanti.

Il rapporto tra l’ente ospitante e l’ente promotore (Università o consorzio universitario) è regolato da una convenzione da stipularsi prima dell’inizio del periodo di studio e ricerca.

L’ente ospitante è tenuto a garantire una supervisione sull’attività di studio e ricerca e l’accesso del dottorando alle infrastrutture di ricerca (come ad esempio laboratori o strumenti).

Un periodo di studio e ricerca non è assimilabile ad un tirocinio poiché differiscono gli obiettivi e le modalità di svolgimento presso gli enti ospitanti.

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Opportunità comunitarie – MCSA Doctoral networks

A livello comunitario, il canale di riferimento dell’Unione europea per la formazione dottorale e post-dottorale è rappresentato dalle misure Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA) – Doctoral Networks nell’ambito del programma Horizon Europe.

Con le misure MSCA (bandi a finanziamento diretto), la Commissione Europea intende sostenere la formazione dottorale e post-dottorale consentendo ai partecipanti la mobilità e lo svolgimento di periodi di studio e ricerca presso istituti non universitari, con l’obiettivo di acquisire competenze professionali coerenti con il profilo scientifico sviluppato nell’ambito delle rispettive ricerche.

La finalità è di formare ricercatori con spiccate attitudini all’innovazione, alla creatività e alla imprenditorialità, in grado di affrontare le sfide attuali e future, anche grazie al sostegno all’eccellenza, attraverso collaborazioni internazionali, scambio di conoscenze, elaborazione di metodologie, supervisione da parte di esperti del mondo accademico e professionale.

Gli Istituti del MiC possono partecipare alle candidature di proposte e di progetti ammessi al finanziamento per i bandi MSCA-Doctoral Networks unicamente in qualità di partner associati (Associated Partner-AP) per ospitare e/o formare dottorandi/e per periodi di studio e di ricerca.

Per le modalità di partecipazione a candidature in risposta a bandi europei del Programma Horizon Europe, MSCA – Doctoral Networks, tutti gli Uffici centrali e periferici del MiC devono fare riferimento alle previsioni della circolare SG n. 35 del 3 agosto 2023.

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