È on line il Fondo di manoscritti appartenuto a Rodolfo Lanciani, disponibile per studiosi, studenti e per tutti gli interessati.
Il materiale rappresenta una fonte di primaria importanza per la topografia della città di Roma e delle zone circostanti, dal Rinascimento in poi.
La digitalizzazione del Fondo è l’esito di un importante progetto della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte (INASA) e la Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte di Roma, finalizzato alla fruizione e all’accessibilità allo studio e alla consultazione di fondi archivistici in modalità digitale.
The 139 manoscritti contenenti corrispondenza, appunti bibliografici, archivistici, bozze per pubblicazioni, disegni, incisioni e fotografie raccolti dal celebre archeologo romano, si aggiungono alle sezioni conservate nella Biblioteca Apostolica Vaticana (Vat. Lat. 13045-13047) e presso l’INASA, già digitalizzate grazie ad un accordo con le università di Stanford e dell’Oregon, il Dartmouth College e la BiASA (https://exhibits.stanford.edu/lanciani).
Rodolfo Lanciani (Montecelio 1845 – Roma 1929) frequentò le scuole presso il Collegio Romano e poi l’Università della Sapienza, laureandosi in Filosofia e Matematica e poi in Ingegneria. Si dedicò agli studi di archeologia e, oltre a ricoprire cariche governative, fu vicedirettore del Museo Kircheriano, Direttore degli scavi del Palatino dal 1877 e docente di Topografia romana all’Università di Roma. Nella sua vita raccolse una straordinaria documentazione di immagini e materiale relativo alla storia di Roma.
Il Fondo, acquisito nel 1929 dall’allora Regio Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte, è oggi conservato nella Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte a Palazzo Venezia a Roma (BiASA).
Il fondo è consultabile al link: https://www.inasaroma.org/patrimonio/fototeca-6/manoscritti-lanciani-parte-1/